Superiore a qualsiasi aspettativa, continua l'adesione al fermo nazionale dell'autotrasporto noto ormai come movimento dei forconi.
Tir e camion hanno organizzato presidi e blocchi da nord a sud, creando disagi per gli automobilisti.
Solo alle autovetture è consentito il passaggio, anche se con fatica, mentre i mezzi pesanti che tentano di circolare vengono fermati, anche con atti intimidatori.
Secondo Viabilità Italia, la situazione più critica è in Piemonte dove si sono formati 3 km di coda su A30, inoltre ci sono code in uscita in A7 Milano Genova allo svincolo di Serravalle Scrivia, anche sull'A30 Caserta-Salerno sono ancora 3 i km di coda in direzione sud alla barriera di Mercato San Severino e incolonnamenti anche in entrata verso Caserta, dove, dopo il blocco di ieri notte a Capua, Caserta Sud e Santa Maria Capua Vetere, sono in atto presidi in tutte le uscite autostradali del casertano. Anche sulle A16 Napoli-Canosa blocchi effettuati da tir. In Calabria ci sono presidi attivi su tutta la strada regionale, mentre in Sicilia blocchi ancora nella parte orientale. Mentre in Lazio numerosi caselli bloccati.
Intanto panico e disagio per gli automobilisti e cittadini che già da ieri si incolonnavano ai distributori per fare scorta di carburante, che a causa dello sciopero, è arrivato a cifre mai viste. Da oggi è già difficile trovare qualche distributore ancora aperto. Preoccupazione anche per i beni primi come latte, verdure, frutta.
L'Agi, leader dell'associazione degli autotrasportatori Aias, intanto dichiara: "La protesta degli autotrasportatori prosegue, non ci fermeremo finché non avremo risposte". Tutta l'attenzione è quindi rivolta a domani, mercoledì, quando il premier Monti incontrerà a Roma il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo.
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