Corsi d formazione in e-learning

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La normativa ISVAP vigente impone, come è noto, l'aggiornamento professionale annuale e il relativo conseguimento dell' attestato di aggiornamento formativo per tutti quanti operano, a qualsiasi titolo, nelle filiera della intermediazione assicurativa, ivi compresi Mediatori Finanziari e Mediatori Monetari, già iscritti alla sezione E del RUI.











Il Regolamento ISVAP n. 5 del 16 ottobre 2006 prevede l'obbligo di iscrizione alla Sezione E del Registro Unico degli Intermediari RUI per tutti coloro che svolgono attività di intermediazione assicurativa all'esterno dei locali.

L'articolo 21 pone l'obbligo formativo iniziale (le '60 ORE') anche per tutti i dipendenti, presenti e futuri, che svolgono attività all'interno dei locali di lavoro e che comunque vengano a contatto con clienti e consumatori.












Corso di preparazione all'esame ISVAP per Agenti e Brokers di assicurazioni per permettere uno studio completo e sistematico del vasto programma d'esame, tenendo conto delle nuove modalità di svolgimento della prova, dei quesiti più frequenti nella precedente sessione d'esame, della più recente evoluzione normativa del settore, cercando di rispondere al meglio alle esigenze di chi prepara questa prova impegnativa.

Il corso preparato da R&B Consulting costituisce un sussidio indispensabile non solo per il superamento della prova scritta e orale, ma anche per fornire una preparazione adeguata allo svolgimento dell'attività professionale.

Il percorso didattico terminerà con uno stress test di 90 minuti costituito con le 50 domande del modulo assicurativo e le 20 domande del modulo riassicurativo presenti nell'ultima sessione d'esame ISVAP del 7 Giugno 2011



martedì 22 novembre 2011

Integrazione al Servizio Sanitario Nazionale


In Italia, fin dal 1978 è in vigore la legge sul Servizio Sanitario Nazionale che garantisce a tutti i cittadini l’accesso a diagnosi e cure nelle strutture pubbliche o convenzionate. Il sistema si mantiene con una quota delle tasse che i cittadini versano nelle casse dello Stato, con una partecipazione ulteriore da parte dei malati, detta ticket. Nel nostro Paese, ha diritto alla copertura sanitaria pubblica, il 100% della popolazione residente. La nostra spesa sanitaria annuale ammonta a circa 120 miliardi di euro, quasi il 9% del Pil. Costi insostenibili per il bilancio dello Stato. Per quanto riguarda la popolazione, nonostante come si è detto il 100% di essa abbia diritto alla copertura sanitaria pubblica, ci sono delle prestazioni e servizi che sono interamente a carico del cittadino. Le famiglie italiane, secondo una recente ricerca del Censis spendono mediamente 1.000 euro l'anno per le spese mediche, a cui bisogna aggiungere ulteriori 400 euro annui nel caso ci sia bisogno di cure odontoiatriche.
Alcune compagnie private offrono ai cittadini un'integrazione, a volte un'alternativa, al Servizio Sanitario Nazionale. A fronte di un premio periodico da versare alla compagnia, questa infatti si sobbarca l'onere di rimborsare, parzialmente o totalmente, i costi sostenuti per spese sanitarie e prestazioni mediche private.
Queste polizze sanitarie, si distinguono in polizze indennitarie e polizze a rimborso.
Nella sfortunata ipotesi di imbatterci in un problema di salute, ecco che una Assicurazione Sanitaria Indennitaria ci tutela, garantendoci un'indennità per i giorni di malattia, per le spese di assistenza medica, di interventi chirurgici, con o senza il ricovero in caso di incidenti, infortuni, malattie e parto, lasciandoci la libertà di rivolgersi a strutture mediche, dottori e infermieri di nostra conoscenza e fiducia.
Le cosiddette assicurazioni mediche a rimborso sono particolari tipi di assicurazione sanitaria che prevedono, a seconda di quanto deciso e sottoscritto dalle due parti nelle Condizioni di Assicurazione, il rimborso completo o parziale delle spese effettuate per malattia e/o infortuni in caso di ricovero, day-hospital, intervento chirurgico, anche ambulatoriale.
È possibile, in entrambi i casi, richiedere all'assicurazione alcune clausole supplementari e ovviamente più condizioni e clausole vengono aggiunte alla polizza sanitaria, più il premio finale sarà oneroso per l'assicurato.
Eppure nonostante le spese annuali a cui vanno incontro le famiglie italiane, solo il 6,5% della popolazione ricorre a una polizza sanitaria.
Quali le cause?
Innanzitutto c'è da sottolineare che sottoscrivere una polizza sanitaria è un fatto volontaristico e capita sempre più spesso che sceglie di assicurarsi la persona che si ritiene a rischio.
Questo comporta che se gli assicurati sono pochi, necessariamente le polizze avranno un costo elevato essendo elevati i costi di gestione pro-capite.
Si entra così in un circolo vizioso: polizze ad elevato costo, pochi assicurati, famiglie con un basso livello di copertura ed alto rischio, lo Stato con una crescita esponenziale della spesa e le compagnie con premi ridotti ed alte perdite.
L'unica soluzione sta nello sviluppo dell'Assistenza Sanitaria Integrativa in grado di porsi accanto al finanziamento pubblico di derivazione fiscale ed integrarlo e favorire la socializzazione dei rischi e la conseguente riduzione dei problemi di selezione degli iscritti.

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